Ad confluentes


“La Tabula Peutingeriana, che prende il nome dal proprietario Konrad Peutinger, è l’itinerarium pictum (illustrato) più noto e importante dell’antichità ed è copia medievale del XII-XIII secolo di un originale romano di IV secolo d. C. che a sua volta si basa sulla carta di Agrippa.
La tabula è una carta itineraria in latino che abbraccia l’Ecumene: il disegno è stato realizzato su un rotolo di pergamena alto cm 34 e lungo m 6,82 formato da 11 fogli consecutivi.
Può essere paragonata ad un’antica carta stradale per cui solo le strade, i luoghi di sosta e le distanze miliari sono indicate in dettaglio.
Date le dimensioni del rotulo, la rappresentazione appare deformata, con il nord in alto, il mare ridotto al minimo e l’ambiente geografico indicato solamente da monti e da fiumi essenziali; il segno viario è tracciato in rosso ed è segmentato ad ogni stazione di sosta, la quale è affiancata dal toponimo e dalla distanza in miglia dalla successiva.
In questo documento, sulla via Emilia, in un punto a dodici miglia da Rimini e a otto miglia da Cesena, la località oggi corrispondente a San Giovanni in Compito, viene indicata con il termine ad confluentes, cioè alla confluenza di due fiumi o di due strade.”

Ad confluentes Da questa traccia inizia la mia ricerca;
2 KM di spazio, tre aree indagate, sono le basi del lavoro, tre luoghi lungo la Via Emilia, che vanno dall’area del Compito, al rudere del cosiddetto Petrone (nucleo di calcestruzzo di un sepolcro monumentale) fino al Ponte Romano sul fiume Rubicone che da millenni sono al loro posto e che testimoniano la presenza di vari insediamenti rurali romani.
L’ausilio del Localizzatore GPS e di google maps per conoscere la perfetta posizione dei luoghi e per determinare i punti precisi di osservazione.
Le immagini prodotte intendono mostrare una sorta di mappatura dei luoghi come si presentano oggi, i particolari che ne testimoniano la presenza durevole nel tempo, gli oggetti rinvenuti e i luoghi dei ritrovamenti .
“Osservare e fissare con la fotografia per imparare e conservare”